Cosa vuol dire che in un drone “la camera è stabilizzata su 3 assi”?


Per spiegare questo, bisogna spiegare cos’è la “gimbal”.

La gimbal è quella struttura meccanica che ha lo scopo di stabilizzare la camera. E’ costituita da una serie di braccetti ciascuno incernierato da un motore che, ricevendo un impulso dalla scheda di stabilizzazione (che a sua volta riceve i dati da un sensore di posizione costituito da giroscopi ed accelerometri) provvede a mantenere in una posizione prefissata quello stesso braccetto.

In poche parole la camera, fissata alla sua culla, è libera di muoversi sui 3 assi fino a quando non alimentiamo la gimbal, che provvederà quindi (dopo una serie di operazioni di equilibratura e di calibrazione) a sostenerla orizzontalmente, a prescindere dai movimenti esterni di tutto il sistema. In questa maniera l’inquadratura risulterà solida e fissa anche se il sistema “drone” sarà in movimento.

Tutto questo però, solamente se noi non “forziamo” la stabilizzazione con il radiocomando, perché ovviamente la camera non deve essere solo stabile, ma deve potersi muovere a seconda delle nostre esigenze di inquadratura: in questo caso, se noi agiamo sul movimento solo su di un asse, la camera di muoverà su tale asse, mantenendo la stabilizzazione sugli altri due.

La stabilizzazione su tre assi, dunque, significa che la posizione della camera risulta stabile indipendentemente dalla direzione (ed inclinazione) di volo del drone, e che può essere orientata su tutti gli assi secondo le nostre esigenze.

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